L’Agenzia delle Entrate spiega cosa succede ai “benefici prima casa” quando si cambia residenza, restando nello stesso comune.

Benefici prima casa e cambio di residenza
L’Agenzia ha ricordato che tra le condizioni richieste dalla legge per usufruire dei benefici “prima casa”, vi è quella in base alla quale l’acquirente deve avere la propria residenza nel territorio del comune in cui è ubicato l’immobile.
Tuttavia, l’Agenzia ha specificato che “nel caso di successivo cambio di residenza all’interno dello stesso comune, non si determina la decadenza dai benefici”.

Benefici prima casa: in cosa consistono
Si tratta di una serie di agevolazioni fiscali finalizzate a favorire l’acquisto di immobil. Per esempio, con i benefici “prima casa” sono ridotte sia l’imposta di registro, se si acquista da un privato, sia l’Iva, se si acquista da un’impresa.
Inoltre, non sono dovuti imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro e quelli necessari per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari.

Agevolazioni prima casa: chi ne può usufruire
Queste agevolazioni interessano chi acquista un’abitazione principale e, in generale, si applicano quando:
– il fabbricato che si acquista appartiene a determinate categorie catastali
– il fabbricato si trova nel comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora;
– l’acquirente rispetta determinati requisiti (non essere titolare di un altro immobile nello stesso comune e non essere titolare su tutto il territorio nazionale di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa). Dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali sono riconosciuti anche all’acquirente già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.

[Fonte dell’articolo: edilportale.com]